“Cervelli in fuga”? Assenza di lavoro, oppure …

Un mantra ripetuto in Italia per giustificare la “fuga dei Cervelli” (in Inglese: “human capital flight“) è l’assenza di lavoro e/o di opportunità, ma nessuno indaga perchè il lavoro e le opportunità manchino proprio ai “Cervelli in fuga” e non ad “altri” (… fra i quali “coloro” che mettono i “Cervelli in fuga”!!).

Questa riflessione parte dall’analisi di alcune dinamiche psico-sociali osservate nelle piccole Realtà Locali della Nostra Italia, ove tali dinamiche sono assai esplicite, forti e prepotenti.

Da esse emerge come non sia “l’assenza di lavoro e/o di opportunità”, ma, di contro, l’assenza di “spazio” dato ai “Cervelli in fuga” a causa dei “giochi di potere” attuati da un Sistema che tende a mantenere rigidamente le relazioni e gli equilibri “di forza” sociale presenti.

Pertanto, se arriva un “esterno” capace, e/o la “capacità” è mostrata da “qualcuno” che non appartiene ad una delle famiglie e/o dei gruppi “dominanti” di quel Sistema, questo viene immediatamente isolato ed “eliminato” socialmente, essendo visto dall’establishment (in particolare da quello/a che “deve” il suo “status di potere” ad una “appartenenza” e non ad alcuna capacità individuale) come una “minaccia”. Così, questi “Cervelli in fuga”: vengono diffamati, minacciati, isolati socialmente; divengono oggetto di mobbing e bullismo; ricevono diverse forme di disconferma; etc… etc… .

Phenomena molto forti nei piccoli Comuni Italiani (e/o nelle piccole Realtà Locali equiparabili) “guidati/e” dai membri delle solite famiglie e/o dei soliti gruppi locali. Questi sono contesti nei quali la leadership è detenuta per l'”appartenenza” ad un “qualcosa” e non per “capacità e/o meriti” propri dei soggetti. Pertanto, chi ha il suo status fondato sul “nulla” vede questi Individui come una terribile “minaccia”.

Di contro, Sistemi “dominati” da persone competenti e/o capaci, che devono il loro status a loro stesse (e/o alle proprie capacità individuali) non si sentono minacciate dalle nuove generazioni capaci, e pertanto (di contro) gli danno “spazio” ed opportunità.

Diversamente, i “Cervelli in fuga” in Italia hanno solo due opportunità: o, la “fuga” appunto; o, il “restare” (però in questo caso) a fare “nulla” ed a sopportare le angherie, il bullismo ed i soprusi, degli incapaci locali.

Pertanto, non si condivide la giustificazione pubblicamente data dai media per spiegare la “fuga dei Cervelli” dall’Italia. Questi non fuggono per “l’assenza di lavoro e/o di opportunità”, ma per le dinamiche sociali “anomale” attuate nei Loro confronti che semmai producono, come detto supra, l’assenza di lavoro e/o d’opportunità per Loro, ma non per altri!!